Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per confluire nel Piave, davanti a Longarone e a Castellavazzo, in provincia di Belluno.
La storia di queste comunità venne sconvolta dalla costruzione della diga del Vajont, che determinò la frana del monte Toc nel lago artificiale. La sera del 9 ottobre 1963 si elevò un immane ondata, che seminò ovunque morte e desolazione. La stima più attendibile è, a tutt’oggi, di 1910 vittime.
I percorsi della memoria sono una manifestazione ideata per promuovere la memoria del tragico evento accaduto, e si tratta di una Pedonata del Vajont. Si snoda attraverso strade interrotte o distrutte dal Vajont, e permette di attraversare luoghi solitamente inaccessibili al pubblico. Ogni anno questa manifestazione richiama migliaia di persone da tutta Italia.
PANORAMICA DI VIAGGIO
Partenza in pullman.
Dopo aver ritirato il pacco gara, partiremo insieme per la passeggiata di 9 km lungo le strade dismesse dal tragico evento.
La diga fu progettata dal 1926 al 1958 dall’ingegnere Carlo Semenza. Fu costruita tra il 1957 e il 1960 tra Erto e Casso, lungo il corso del torrente Vajont. Di tipo a doppio arco alta 261,60 m nel 2016 a più di 50 anni dalla costruzione è la settima diga più alta del mondo, la quinta ad arco con un volume di 360.000 m cubi e con un bacino di 168,715 milioni di metri cubi. All’epoca della sua costruzione era la diga più alta al mondo.
Al termine della gara pasta party presso i padiglioni di Longarone fiere e a seguire visita trasferimento in località San Martino presso Fortogna nel comune di Longarone per commemorare le 1910 vittime del Vajont.
Al termine pausa gelato in centro a Longarone e rientro a casa in serata.